IL REFLUSSO GASTRICO
Il reflusso gastroesofageo è la risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago, provocandone l’infiammazione (esofagite) da cui scaturisce bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.
Spesso questi sintomi sono lievi e occasionali e possono essere curati, su consiglio e indicazione del medico, con farmaci ‘da banco’.
Esistono comunque alcuni sintomi non direttamente riconducibili a disturbi allo stomaco, ma che possono essere legati al reflusso, come: laringite, tosse secca o raucedine e abbassamento della voce; asma e dolore al petto, otite e insonnia
La visita con lo specialista, nel sospetto di patologia da reflusso gastroesofageo, risulta essere di cruciale importanza.
Fin dai primi sintomi, è importante eseguire una visita gastroenterologica per mettere a punto una terapia specifica che possa permettere una corretta regressione della sintomatologia.
Inoltre, potrà valutare se eseguire o meno una gastroscopia (EGDS), per capire se siamo o meno in presenza di un’ernia jatale che condizionerebbe il percorso terapeutico, e fare delle biopsie per escludere l’Helicobacter pylori, un batterio spesso implicato nello sviluppo dei sintomi.